Il recupero crediti è un’attività antichissima e, come tale, ha bisogno di un continuo aggiornamento a livello legislativo per stare al passo con l’attuale realtà economica e sociale. Anche per la sua importanza strategica: ogni anno, infatti, le agenzie di recupero del credito gestiscono in Italia decine di milioni di posizioni in via extragiudiziale, alleviando il carico di lavoro dei tribunali civili.
I crediti recuperati – circa 10 miliardi di euro all’anno – evitano che i mancati incassi mettano a repentaglio la sopravvivenza stessa delle imprese creditrici; tutelano gli investimenti e i posti di lavoro dei dipendenti, scongiurando anche l’aumento dei prezzi su beni e servizi offerti.
Si tratta quindi di un’attività estremamente delicata. Ogni agenzia di recupero del credito ha bisogno di regole certe e attuali sulle quali impostare un recupero crediti moderno, efficace e soprattutto trasparente.
Attualmente al vaglio del Parlamento c’è una proposta di legge che vuole ammodernare il settore attraverso l’introduzione di alcuni principi piuttosto rilevanti. Professionalità, aggiornamento continuo e buone prassi condivise tra tutti gli operatori sono i punti focali della riforma.
In particolare, il ddl presentato lo scorso gennaio prescrive il presupposto della licenza, rilasciata dal Ministero dell’Interno, a vantaggio delle società che operano nella gestione dei crediti. Tramite questo controllo preliminare, lo Stato andrebbe a verificare i requisiti morali di ciascuna agenzia di recupero del credito che si candida a lavorare in un ambito tanto delicato e dinamico.
Verrebbe istituito anche un fondo di solidarietà a cui attingere in caso di obiettiva situazione di difficoltà del debitore – per esempio dovuta a eventi imprevisti come la perdita del posto di lavoro o altri eventi critici ed estranei alla sua volontà -, oltre a una serie di misure per salvaguardare il principio di libera concorrenza e tutti i requisiti di professionalità.
Il ddl punta con decisione sulla formazione delle figure professionali e sulla certificazione delle imprese, attraverso l’introduzione di corsi di aggiornamento per garantire a chi opera in un’agenzia di recupero del credito la conoscenza e il rispetto delle normative.