Recentemente il Premier Renzi, intervenendo ad una trasmissione televisiva di Paolo Del Debbio, aveva fatto il suo Show scrivendo su una lavagna tutti gli impegni che prometteva di assumersi riguardo alle pensioni: una raccolta di promesse di aumenti di ogni genere per i pensionati italiani e promesse su anticipo pensionistico, aggiramento della Legge Fornero, pensione anticipata per i lavoratori che svolgono attività usuranti e tanto altro, tutto firmato in calce”Matteo Renzi”.
Molti hanno pensato ad uno show elettorale per accaparrarsi consensi in vista del voto sul referendum costituzionale, domandandosi anche dove sarebbero stati reperiti i fondi per finanziare il tutto, ancora più con la promessa di riduzione delle tasse, anche questo promesso dal Premier. Ora i nodi cominciano a venire al pettine, lentamente.
Pare, infatti, che non ci sia il Budget per consentire l’uscita anticipata per i lavoratori a quota anzianità 41 e che nemmeno esista neanche una lista dei lavori usuranti che dovrebbero consentire la pensione anticipata. Sul versante reversibilità, dopo la dichiarazione pubblica “non saranno toccate le pensioni di reversibilità, ci mancherebbe”, gira voce che saranno mantenute, certo, ma soltanto entro certi limiti di Isee, che significa per una cospicua fetta di italiani, soprattutto vedove, il potere d’acquisto e la qualità di vita, ora dignitosa, non parliamo di ricchezza, diverrà una vita di povertà, dati i presumibili limiti di Isee oltre i quali la reversibilità non sarà più erogata.
Per pronunciarsi con delle certezze in mano occorrerà vedere cosa la Legge di Bilancio conterrà realmente ma resta forte il sospetto di promesse di marinaio, ingannevoli, da parte di Renzi; d’altra parte nemmeno il suo partito si fida più di lui…