Ormai non è più un fenomeno catalogabile come “passeggero”: il digitale e lo sviluppo di piattaforme online sempre più efficienti stanno cambiando le abitudini degli italiani anche nei confronti della finanza, semplificando in particolare l’accesso al credito. L’ultima conferma arriva dai dati sul mercato, che sottolineano una crescita costante anche degli operatori che agevolano l’incontro tra domanda e offerta di finanziamento.
L’esempio di Ing Direct
Ad aprire la strada è stato l’arrivo nel nostro Paese di Ing Direct, colosso olandese diffuso su tutto il territorio europeo, che con i suoi servizi e le sue offerte è riuscita a imporsi rispetto ai concorrenti tradizionali, facendo breccia nel cuore degli italiani e superando il milione di conti correnti attivi. Oggi il ventaglio di opzioni è stato ampliato, comprendendo anche la sottoscrizione di mutui e soprattutto quella di richiedere e ottenere un prestito online, in poco tempo e in maniera semplice, assecondando quella che appunto è una tendenza ormai consolidata anche in un Paese come il nostro che in genere appare più “conservativo”.
Le città più attive nel digitale
Invece, una recente ricerca rivela quali sono le città più attive nell’intercettare questa rivoluzione digitale del credito: se il primo posto di Roma (con il 13,5% del totale nazionale) e il secondo di Milano (9% delle erogazioni dello Stivale) sorprendono relativamente poco, è interessante scoprire che sul terzo gradino del podio ci sono ben tre città, ovvero Torino, Napoli e Latina, che singolarmente concentrano il 3% dei prestiti concessi via Web alle famiglie.
Un traino per il credito
Allargando il campo dell’osservazione, il digitale sta portando benefici a tutto il mercato del credito italiano, visto che continuano ad aumentare le domande di prestiti personali in Italia, come confermato anche dall’ultimo numero del Barometro Crif, che mette in evidenza anche l’importante crescita dell’importo medio concesso, che per prestiti personali e prestiti finalizzati sale fino a quota 9.361 euro.
Le finalità dei prestiti
Tra le principali finalità di questi finanziamenti ci sono sempre le spese relative alla casa:oltre infatti ai mutui per l’acquisto della prima casa, sono in aumento anche le richieste di prestiti per ristrutturazioni (approfittando magari degli incentivi fiscali messi a disposizione dal Governo) o comunque per arredare gli interni. Molto alta anche la quota di prestiti finalizzati destinati a investimenti anche molto “quotidiani”.
Gli acquisti finanziati
Per la precisione, lo studio del Crif rivela che le richieste più numerose di finanziamento servono a coprire acquisti di auto, moto, elettrodomestici o apparecchi elettronici: questi beni specifici, nel loro insieme, rappresentano infatti il 43,3% del totale. Migliorano anche le performance dei prestiti personali, che sono il 33,9 delle domande italiane.
La mappa dei prestiti in Italia
Infine, la ricerca si concentra sulla definizione geografica e sulla mappa dei prestiti in Italia: l’area in cui si richiedono più prestiti è la Toscana, con un picco del 39,7% della popolazione; ovvero, quasi quattro toscani su dieci hanno fatto richiesta o hanno attivo un finanziamento. Di poco inferiori le prestazioni di Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Lazio e Lombardia (tutte superiori al 35%), mentre dall’altra parte della classifica – e quindi meno disposte a ricorrere ai debiti – sono gli abitanti di Basilicata (28%) e soprattutto Trentino Alto Adige, dove la quota si ferma appena al 17,7%.
Gli italiani ritrovano la fiducia
Secondo gli analisti, il ricorso al credito non va letto in semplicistica chiave pessimista, perché anzi è da interpretare come un fattore positivo, perché dimostra in maniera tangibile la ritrovata fiducia degli italiani rispetto alla propria situazione personale, oltre che una crescente propensione verso nuovi progetti e investimenti.