In questi ultimi mesi, sopratutto, si è tanto parlato di quanto i regolamenti regionali relativi al mondo del gioco d’azzardo abbiano inciso sull’andamento delle attività ludiche e ne abbiano persino bloccato le aperture: indubbiamente, il gioco pubblico e tutti i migliori siti legali aams per giocare al casino online ultimamente ha avuto “vita dura” in aggiunta alle tasse che si sono visti imporre e alle restrizioni che gli stessi operatori hanno dovuto subire oltre al “prospettato futuro” che non è indubbiamente roseo e sereno.
Tutto questo, senza ombra di dubbio, in Conferenza Unificata “è venuto fuori” da parte del Governo che ha illustrato agli Enti Locali l’impatto che le leggi regionali hanno avuto sul territorio anche se questi interventi sono stati assunti a tutela del territorio e dei cittadini. Il “distanziometro” e gli orari di accensione e spegnimento delle apparecchiature da intrattenimento hanno “completato l’opera” e per questi motivi necessita trovare rapidamente un accordo per poter restituire “linfa vitale” ad un settore che si sente, attualmente, soffocato da iniziative proibizionistiche che ne bloccano il progredire o, quanto meno, ne bloccano proprio la “vita”.
L’Esecutivo, in corso di Conferenza Unificata, non desidera toccare le normative regionali, ma sottoporre delle proposte per avviare “trattative” e trovare, sopratutto delle soluzioni che Pier Paolo Baretta vuole raggiungere dopo il tavolo tecnico del Governo e degli Enti Locali che si è svolto in un clima che denota positività e collaborazione. Baretta, attivissimo in questo frangente, sottopone una sorta di schema di proposta agli Enti Locali che andrebbe ad eliminare il gioco dagli esercizi secondari, tipo stabilimenti balneari, edicole ed alberghi ed anche una sensibile riduzione delle “macchinette” nei bar e nei tabaccai anche se quest’ultimo “intendimento” non è stato proprio “preso bene” dai rispettivi esercenti che si vedono depauperare gli incassi di non poco introito.
ltra proposta di Pier Paolo Baretta è poi di introdurre una certificazione di doppio livello, di classe A e B, dei punti gioco che tengano conto di alcune particolari caratteristiche come la luminosità, la tutela dei minori: i punti di classe A non dovrebbero rispettare i “distanziometri”, quelli di classe B, invece sì. Questa proposta, quindi, non prevede di cambiare le leggi regionali, ma di usare obbiettivi e criteri che siano condivisi e che “accontentino” tutti (tranne naturalmente gli operatori che, in ogni caso, dovranno “subire” le decisioni assunte in Conferenza Unificata). Un aggiunta solo sugli orari che il Governo propone in 12 ore al massimo di accensione, ma che saranno lasciati in gestione agli Enti Locali.
L’intendimento del sottosegretario che si occupa anche di gestire i siti legali per giocare al casino online, come detto, è di riuscire a trovare una soluzione entro la fine del corrente mese di luglio, forse anche un poco prima, perché il settore “spinge” affinché si arrivi ad una sorta di “concordato” che possa far proseguire la vita del mondo del gioco d’azzardo pubblico che sta sinceramente “boccheggiando” e che ha solo un poco di ossigeno ancora e poi… passerà a miglior vita se qualcuno o qualcosa non lo farà uscire da questo “mare agitato”. Tutto questo è stato ben accettato dal Presidente di Sistema Gioco Italia che finalmente ritiene di intravedere qualche certezza per il settore e per gli operatori laddove si comprende che per i luoghi dedicati al gioco, che abbiano determinate caratteristiche, non si debba “sottostare alla Spada di Damocle” dei distanziometri.