Negli ultimi anni, soprattutto negli ambienti del web, si sente parlare sempre più di Dubai e delle numerose prospettive di vita e di carriera che questo luogo offre. In passato, non si parlava così tanto degli Emirati Arabi Uniti, dal momento che, qualora si volesse far riferimento ad un paradiso fiscale, ci si spostava più verso la zona europea, con realtà come Lussemburgo o le Canarie. Al giorno d’oggi, Dubai rappresenta la meta ideale per numerose persone che vogliono agire, sia in termini di investimento che di gestione dei propri capitali: a trasferirsi a Dubai conviene davvero? C’è il rischio, guardando soprattutto agli ambienti del web e ai cosiddetti guru informatici, che parte di questo successo sia gonfiato, ma è bene analizzare ogni fenomeno per quello che è e, soprattutto, farsi una propria idea non lasciandosi influenzare dagli altri. Di seguito, allora, si indicano alcuni dei motivi per cui potrebbe essere utile trasferirsi a Dubai.
Perché trasferirsi a Dubai conviene
Si vuole rispondere subito all’interrogativo che precedentemente si offriva: perché trasferirsi a Dubai conviene e, soprattutto, quali sono i motivi che giustificherebbero la propria scelta? Innanzitutto, per venire subito incontro alla domanda che tantissime persone farebbero, investire a dubai è sempre qualcosa di vantaggioso, soprattutto se si possiede il progetto di una start-up molto convincente dal punto di vista economico, per la quale non si vogliono affrontare degli scogli e delle barriere commerciali difficili da affrontare in un primo momento della propria storia. Dubai viene incontro agli investitori con programmi di sostegno economico, tassazioni agevolate e, soprattutto, con un meccanismo di gestione del denaro molto semplice, per quanto non sia così tanto veloce e agevole spostare i propri fondi al di fuori del paese, come si può leggere da qualsiasi comunicazione in statistica relativa agli Emirati Arabi Uniti.
I vantaggi non finiscono qui, dal momento che Dubai permette anche di far riferimento ad una vasta pletora di possibilità, sia in sede di investimento che in termini professionali, data l’alta quantità di siti specializzati e di realtà produttive che agiscono in diversi campi. Tra questi, spiccano quelli della ristorazione, della finanza, oltre che il settore informatico e bancario che permettono, anche se non si lavora nei ruoli più importanti di un’azienda, di portare a casa uno stipendio minimo di circa 2500 € al mese. Naturalmente, il costo della vita è molto più alto rispetto a quello italiano, ma si tratterà comunque di un guadagno importante.
Come trasferirsi a Dubai: la documentazione di cui si ha bisogno
Come per tanti altri paesi, anche a Dubai presenta delle regole, soprattutto in termini di documentazione e di burocrazia, che dovranno essere rispettate nel caso in cui ci si voglia trasferire. È bene, dunque, tenere bene a mente tutto ciò di cui si avrà bisogno per formalizzare il proprio trasferimento all’interno di questo luogo sempre più in voga, negli ultimi anni, negli ambienti del web e non solo. Relativamente alla documentazione, non bisogna preoccuparsi eccessivamente: si avrà bisogno di un visto di residenza, dalla durata variabile, e di una licenza che permette di lavorare sul territorio. Negli Emirati Arabi Uniti, invece, verranno rilasciati tutti i documenti che attestano la propria residenza, come avviene in qualsiasi altro paese. Per evitare problematiche di documentazione e di tempistiche, si consiglia di firmare un contratto con una società, con la quale si intende lavorare, prima di trasferirsi a Dubai, così da ottenere il visto lavorativo che permetterà di svolgere il proprio impiego immediatamente, senza preoccuparsi troppo della burocrazia locale.
Quanto ai costi della vita, Dubai è sicuramente più dispendiosa rispetto al nostro paese. Si stima che, per una vita standard di una sola persona sarà necessario uno stipendio di circa 2000 € al mese, che sale fino a 4000 nel caso in cui ci si trasferisce con la propria famiglia; i costi più importanti, infatti, riguardano soprattutto gli affitti, che giungono fino a 1500 € mensili per un monolocale. Da tenere bene a mente, infine, che il sistema sanitario non è gratuito per chi si trasferisce dall’estero, per cui sarà necessario stipulare un’assicurazione sanitaria.